Armonie Oniriche

Armonie Oniriche

“Viviamo solo per scoprire nuova bellezza.
Tutto il resto è una forma di attesa.”

Kahlil Gibran

L’elemento primo dell’ispirazione di Katia Villa è dato dalla propensione per il bello, lo spirituale e l’arcano, indice di un atteggiamento estetizzante e, allo stesso tempo, mistico: la sua poetica è alimentata dalla ricerca dell’anima evanescente delle cose e da una realtà spirituale sfumata nel sogno e nella visione immaginativa. La sua pratica artistica prende forma nel mondo della moda, quando lavora come stilista ed evolve entrando in contatto con realtà culturali lontane, come quella di India, Egitto, Grecia. Si appassiona all’utilizzo e al ricamo di tessuti preziosi, lavorati con tecniche artigianali millenarie, decidendo di affinare le sue conoscenze e capacità operative. Nasce così l’elabo-razione di un linguaggio espressivo originale in cui pittura e metodologie sartoriali si fondono in un connubio in cui la stoffa si sostituisce alla tavolozza cromatica, diventando lo strumento attraverso cui l’artista crea l’immagine.


Le sue storie sono raccontate dai tessuti che sceglie, le texture che combina e i colori che creano una composizione completamente nuova. Ritagliando, cucendo e dipingendo direttamente su tessuti preziosi, come velluti e sete, Katia Villa origina figure femminili leggiadre, lievi e piene di grazia nei loro movimenti e pose. Tutto concorre ad attenuare l’evidenza corporea delle figure a favore di una ideale stilizzazione: il loro aspetto è una commistione unica tra sacro e profano, voluttà e purezza. La tendenza predominante alla verticalità delle composizioni è ulteriore segno della valenza allegorica di queste figure nel rappresentare concetti astratti.

Tratteggiate con linee sinuose, ricche di dettagli ricamati che diventano il tratto distintivo di questo modo di fare arte, le immagini affiorano tra luci e ombre, quali metafora dell’esperienza umana. La luce, modulata secondo accordi tonali che ne moltiplicano l’intensità, asseconda le linee

flessuose, conferendo ai dipinti una particolare risonanza.


La sua urgenza di fare arte nasce dal desiderio di riuscire a manifestare, attraverso l’opera, quel sentimento di bellezza che permea la realtà e che l’artista ricerca come catarsi. Come afferma Alphonse Mucha “l’arte esiste solo per comunicare un messaggio spirituale”.


Nella pittura di Villa, che si nutre di una profondissima cultura figurativa, non solo liberty, la componente mistica emerge costantemente come una traccia indelebile, che innerva la trama delle sue iconografie, palesandosi in forme armoniose e dall’intenso potere evocativo.

In una prima lettura del lavoro dell’artista si può rilevare la matrice fantasiosa di una pittura che appare formata da un insieme di elementi inafferrabili, come emozioni e arche- tipi, che affollano la sua immaginazione.



Villa vuole trasmettere un ideale di bellezza che si manifesti e dialoghi con chi contempla le sue opere e aspira a far emergere l’inconscio, il mistero, una forma di spiritualità, l’i- dea immateriale, l’essenza della vita stessa.


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