L'artista
Katia Villa B
Nata a Novara, la mia pratica artistica prende forma a Milano, in anni di lavoro nel mondo della Moda come stilista. Consulente per importanti Firme italiane e internazionali, entro in contatto con realtà culturali lontane, come l’India, l’Egitto, la Grecia. E mi appassiono all’utilizzo e al ricamo di tessuti preziosi, lavorati con tecniche artigianali millenarie, affinando con il tempo le mie conoscenze e capacità operative.
L’incontro con la cultura buddista avviene a Milano, nel Centro fondato da Lama Gangchen Tulku Rinpoche, segnando un momento preciso nella mia iniziazione mistica verso la fine degli anni novanta del ‘900.
Mi applico allora nella realizzazione delle mie prime “thangka”, studiando e rispettando criteri e parametri fissati nei secoli per la rappresentazione del Divino, che segnano profondamente il mio apprendistato artistico consacrato da una vera e propria disciplina interiore.
Inizio allora a realizzare i primi lavori su stoffa, come una forma di preghiera.
Scopro la possibilità di abbinarvi anche i colori della tavolozza occidentale, ma senza tradirne lo spirito originario.
Riscopro quindi la nostra cultura e le nostre tradizioni, l’arte greca e quella mistica medievale, qui a Milano, dove mi sono sposata e ho avuto due figli.
Seguo corsi di perfezionamento nel disegno e nelle tecniche pittoriche classiche.
Decido a questo punto di abbandonare definitivamente il mondo della Moda, per dedicarmi a una mia originale forma di creatività, che sintetizza il mondo dell’Arte che amo.
Spaziando dalla pittura a olio e quella acrilica, praticando religiosamente l'arte del ricamo, scopro che le immagini contemplate in una dimensione mistica riescono a prendere corpo nei tessuti scelti e lavorati: le iconografie stesse mi suggeriscono come procedere.
Tra luce e ombra
Tra luce ed ombra: dipinti su velluto di seta, lino e foglia d’oro che raccontano la storia delle muse e i guardiani della soglia..
Nel turbolento tessuto sociale del mondo odierno, la ricerca dell’ armonia della pace è uno stato d’ animo di cui tutti necessitiamo.
È importante capire che le luci e le ombre come metafora, sono entrambe parte integrante dell'esperienza umana.
Nella mia arte, le Muse, con la loro ispirazione luminosa, illuminano il mio cammino come una guida divina.
Ma il Guardiano mi ricorda che la luce non può esistere senza l’ombra.
Mi invita a confrontarmi con i miei lati più oscuri e a superare le sfide.
Questo dialogo tra luce e ombra, tra Musa e Guardiano mi induce a esplorare e abbracciare la mia interezza, trovando quella dimensione di pace che viene dalla consapevolezza di se.
Il mio augurio più grande è che questo “stato di grazia e profondita" coinvolga chi contempla le mie opere
Escursus tecnico
Prediligo il velluto e la sua sensualità, in abbinamento alla ruvidità del lino da restauro.
Giro per mercati e aziende tessili alla ricerca di velluti d’arredamento preziosi e sete non più in produzione. Il velluto stesso mi guida: lo tratto prima usando colle speciali, creando un gioco di direzione del pelo del tessuto che reagisce alla luce, in un mix di lucido e opaco, che origina l'immagine stessa. Poi intervengo con il colore e applico la “foglia d'oro” dove desidero risalti anche un tocco di "luce divina".
In altri casi, dipingo su tela di lino da restauro, creando lumeggiature con il gesso e distribuendo una colla sulle parti scoperte, per rendere il supporto più resistente. Dopodiché ritaglio la forma dell'immagine e la cucio sul velluto, utilizzando piccoli punti di ricamo. Il passaggio successivo è quello di dipingere l’immagine cucita, e completarla se ne sento il bisogno inserendo sete trattate a colla, per dare più “tridimensionalità” all’opera finita.
E’ proprio questo “gioco” volumetrico di luci e ombre, lucido e opaco, a dare vita alle mie creazioni d'arte.
Le Opere
Le Muse, con la loro ispirazione luminosa, Illuminano il mio cammino come una guida divina.
Ma il Guardiano mi ricorda che la luce non può esistere senza l'ombra, mi invita a confrontarmi con i miei lati più oscuri e a superare le sfide.
Questo dialogo tra luce e ombra, tra Muse e Guardiano, mi induce a esplorare e abbracciare la mia interezza.
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"SLOW ART"
Per me il vero lusso è concedersi il tempo di dare forma alle visioni, ricercando nuovi materiali per realizzarle e creare un connubio alchemico tra pittura e ricamo.
Ogni opera ha una sua dimensione perché non decido mai, se non alla fine del lavoro, in quanto spazio si muoveranno le mie icone.
Parliamo delle mie opere!
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